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venerdì 7 luglio 2017


















In questa lingua di giorno



dove l'ovvio si fa attesa e canta il quando
guardo il mio sudore varcare l'ora nona

Cucirò del viso ricami a spumeggiare
e assumerò -dell'onda- gli sbalzi ed il colore
La falce stretta al pugno tenuto dalla manca
farà così bastone spogliando rami oziosi

Le mie pareti avranno un solo Cristo in croce
che parlerà all'asse del mio patir leggero
e canteranno un'ode cingendo ancora i fianchi
così che possa amare lo spifferar d'un cuore







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