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domenica 22 aprile 2018




Sorte



...che poi mi riporta conchiglie ascoltate 
già prese 
cadute 
di sabbia asfissiate

 
Ricordi quei giorni 
quei sogni in soffitta 
dove tutto guardava 
e tutto tesseva?

 
Ricordi quei passi lontani e in assolo 
e fremiti 
urla 
e tu che ora canti dei versi la morte 
la sorte



Ma tu non allarghi più quelle braccia 
e le fughe di cotto si perdono a sud 
quel punto che a nord cerca virgole e sassi 
e le pietre lamentano lava scordata 
alla bocca 
al margine della decenza 
a maiuscole perse in quel letto d'ottobre. 
Così, le tue spine













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