Le bandiere del mio mondo
La mano della foglia stringe il mio
dorso
e nel dolo la ferita si cammuffa a
stele d'argento
Erano lunghi i rami d'ottobre e fredde
le brezze dell'uva nel mese perplesso che di vino s'ammanta
Era la musica delle parole e non le
parole per la musica
quando i nidi di rondine ancora non
s'agitavano alla stagione
ed io cantavo di un giorno che non
avevo visto mai
Erano i fusti, le bandiere del mio
mondo, dell'Italia

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