Di quella volta
Ah
che meraviglia di filari in tralci
tessuti fra trame d'oro giallo
essenza chiara dell'essere cosa tra
cose
e suoni in campane la sera - quella
fresca -
spaurita d'ortica avvezza solo allo
spiegarsi d'ambra
Ombra
ruba alla corte del vizio perenne
furtivo amuleto
in fine alla cometa caduta fra il
sacro e l'oltre
Dinastia la coda d'ali che s'innalzano
all'effimero
e mieto e riposo

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