Visualizzazioni ultima settimana

sabato 30 novembre 2013











   Traccia




 
 q
uando vola basso anche il sole al decimo raggio
     e la mia stanza rassegna il celato oblio stendendo su fili di bucati ossuti e ottusi
     bugie e sciogli-lingua per ingannare ansie
     Cogliendomi capita




 

sabato 23 novembre 2013












 

Dio prepubere

 

Per te ho sparso petali di rosa - in biblica memore - del tuo cammino opale-argilloso che segna
la radura nel delimitare la milleunesima ara dalla mangiatoia in paglia
Così ti vedo, dio prepubere
così voglio vederti sempre che se il lume d'una ninfea catturerà il tuo incedere
il ciottolato sotto il passo felino e scaltro mai ti sarà pietra d'intralcio
...fioriera




venerdì 15 novembre 2013











Sopra il tetto dell'anno


muori autunno tra gli allarghi di colline lise di nebbia
in castagni rannicchiati a catena per disperdere del calore i ricci
Piume frangiano gli ultimi morsi di colore all'annichilirsi d'una stagione

Guarderò in bianco-nero dai miei occhi osservando di una neve l'anca




martedì 5 novembre 2013


Tesi


Sbattono le persiane occhi finestre in quest'arcana trama d'autunno dove
il serrato ritmo del battacchio paesano benedice di una foglia la caduta

A volte piangono le stelle della sera anche quando i lampioni non sorridono



 



martedì 29 ottobre 2013










Guanto


Scaldami la guancia nel dormi-veglia delle ore perse
quelle senza traguardo che calcano l'assenza ingorda che di lei s'appaga

Nel senso del mio scrivere di lui aggiungo filari di parole in lampioni
- versi tesi in ferro strumento di seppia di parto all'ego -






venerdì 18 ottobre 2013




Derma


lacrime a risalire fra stretti crocevia d'una cute al capolinea - discesa obbligata - e
richiamate all'occhio sbarrato carceriere
dove l'umido ricama e richiama lo schiodar di foglie

Lì dove l'impercettibile è straziante nube ad arretrare di mano la cornice fin dove
di sirena il mio canto spezza - lama - il tramonto





giovedì 3 ottobre 2013













Muschio


Versami nello stampo di un autunno in foglie reduci di vita indossata nei tempi
come vestiti vecchi d'anno ma nuovi di stagione col profumo
di funghi - spugne di spazi - che ribollono all'autunno
                                                                                

Segnami la faccia d' Arlecchino in fasce che morde 
questi tozzi di vivere lasciati ai tronchi e a giunchi infermi


giovedì 26 settembre 2013

 









Zircone


Nel satellite di luna-nuova cingo ad inventarmi terra
anello di congiunzione
acqua fra zolle d'infinito e mistico perché

Calano le palpebre del mio verde felino spegnendosi sul dorso
del letto     senza segreti                                                                                     
e il dormiveglia di zecchino m'illude



mercoledì 18 settembre 2013


 









Resina


e t'infili nelle mie unghie a sera quando
la pelle ammorbidita si fa porta di te nell'espandersi
e poi contrarsi nell'unica frase molesta che la miseria consente
perché c'è luna che si lavora a uncino pure in quel morso                          

Rosse le verdi pianure dell'assuefarsi al tonfo
morto ed inutile vetta d'una palude ombrosa
dove ninfe diventano draghi ed il bosco fuoco




domenica 15 settembre 2013


 
Di quella volta


Ah
che meraviglia di filari in tralci tessuti fra trame d'oro giallo
essenza chiara dell'essere cosa tra cose
e suoni in campane la sera - quella fresca -
spaurita d'ortica avvezza solo allo spiegarsi d'ambra

Ombra
ruba alla corte del vizio perenne   furtivo   amuleto
in fine alla cometa caduta fra il sacro e l'oltre
Dinastia la coda d'ali che s'innalzano all'effimero
e mieto e riposo







sabato 7 settembre 2013


 Mille miglia



Ritornano le luci gialle e tonde dell'interminabile incestuoso viale

Quando accadde non so ( forse l'anno me l'avvolse il …)
Di preciso l'autore
ma quando la terrazza d'una valle a piani il contadino modella
non scrive su di un “paper” data e dati sulla futura questua
    
Ritorna il miglio dell'antica pietra arcaica


giovedì 29 agosto 2013

 













Semantica

ed io
e noi che pensavamo bastasse infilarci nello spiffero d'una nube
per potere guardare il sotto - fermaglio del nostro essere - senza
l'assenza di sfumature di ghiaccio incrinato

Forse era l'alba o forse il
domani che intravedeva nell'ombra degli spigoli d'un girasole la fermezza d'un SE



mercoledì 28 agosto 2013

Eden

Lasciamo il medio - punta - d'ombra orizzontale sul piatto di mare
ventricolo di un non baciar di versi dove le bretelle all'ancora
in elastico scalzo anelano ancoraggio

Diametralmente opposta sinergia con terra-tronco-tuffo

                                                                                                                                                               


venerdì 2 agosto 2013






 Spina di Maggio


Sorseggio di fiaba in filastrocca a rime
perdute nel ripetersi dell'eco - loro - stanco

Dove quegli aculei che portano il dito a bocca?

                                                                   



 Giallo il mio ventre



Non si vendono più gelati al carretto in fondo-via
Troppo caldo sulle spighe del sole di un arcano sollazzar di mani

Forse la luna allora fu troppo tenera o
o forse l'ho puntata troppo d'indice
ma non volevo

non volevo

non volevo aprirne il cerchio che ne fuggisse

mercoledì 17 luglio 2013




Larghe


mi passano le stagioni mentre l'ancora dei forse non si stacca da riva
e
quel senno di me che mi sputa in fronte le sette vite

Pago

Incarcero al mio quotidiano zaffiro l'ossido d'un sorriso che
mi stupisce d'edera - parassita di me -


Didascalia



Dipingo a sera la falce che mi consegna al limbo


Protesi, parole mozze di “credo” figlie d'un amputato giorno
dove le rime non centellinano una sola piega di un sorriso
su labbra stropicciate al vento freddo


Nord


Metto guanti alle mie unghie



A raso d'un silenzio


mi sorprende lo stornare di nubi
Quella gelosia - astio? - del pensarmi antica primavera che non sono
che non trovo
che non canto


L'alzarsi di stelle coprono cerchi di luna appesa
all'incertezza d'una notte che
che sorseggia succo d'io ( essere )
come bimbi l'aranciata

Le notti senza Buio
Nero
Fine


Cercami di te

( Dedica al mio Maestro )




Non appare più la scia   stella di cometa
che del cercarti in tondo non s'arrende


Trovami
che tanta è la fame del tuo io da farmi ingorda
del ricordarti in me verso d'usignolo o
verso in poesia

Trema la terra falcata
pestata da buoi a scarnificarne essenza
mentre di una stella sorge guancia
 










Caso


Planami
su quelle “coccole aulenti”
che il cielo si fece giorno
e sulla nuca del libero suono - oscillare d'ali - spingi.

Libero arbitrio


Respiro di donna

( dedica )


La sera, vicino al tuo

agitato e stanco come una corsa di lepre in sterpaglie
fitte
di boschi
gnomi e bambole di pezza





Largo

 
Il tempo mi scodella nella tazza di caffè
pranzo e cena per la vita
Mi disegna un fiore assente - trascendenza d'un romanzo - nel dipingermi un vermiglio

La corolla innalza al centro quei pistilli - chiede ormeggio -
mentre l'ala d'una fata s'è spezzata a bordo-lago