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sabato 26 maggio 2018




(per quanto mi chiamasti madre?)



[Nelle frange del mio “ero” t'aiutarono a spegnerti
e all'orecchio più non giungesti
ma quelle mani a strattonarti
a possederti il mio amore
sono ancora sporche]

-Sono pallida e scura di cuore-



Toglimi da dosso di te

delle tue frasi in stalattiti
conficcate in sede di mia genetica
che sudano gocce di madre
ma tu non le vedi nè le senti
e c'è un perchè

lungo come i fili che mi muovevano
i tuoi
e le tue mani mai parlarono d'amore alle ciocche
quelle mie
che fui tua
ed ora danzano colombe senz'ali.
Solo.
















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