(per quanto mi chiamasti madre?)
[Nelle frange del mio “ero”
t'aiutarono a spegnerti
e all'orecchio più non giungesti
ma quelle mani a strattonarti
a possederti il mio amore
sono ancora sporche]
-Sono pallida e scura di cuore-
Toglimi da dosso di te
delle tue frasi in
stalattiti
conficcate in sede
di mia genetica
che sudano gocce di
madre
ma tu non le vedi
nè le senti
e c'è un perchè
lungo come i fili che mi muovevano
i tuoi
e le tue mani mai parlarono d'amore
alle ciocche
quelle mie
che fui tua
ed ora danzano colombe senz'ali.
Solo.
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