Dolenti amori
Cantami, o verso
del pelide vivermi l'ossa dello sterno
ove mani su tasti neri e
bianchi
diedero all'estro
melodiche armonie
Tinsero di fusa letti a castello
libri e spartiti in dolenti amori
persi
appesi all'unghia della sera
La clessidra in sabbia assente
continua a disegnarmi l'ora nona
-sempre più viva
vicina
caduca
eterea-
tomba della terra



