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venerdì 8 dicembre 2017




E d'urto tace



Il verde che s'affaccia ed entra alla finestra
è solo stanco nido a impietosire ali
Non sa che io lo guardo e penso ad ogni diesis
delle mie note tronche
come le parole
mentre bicarbonato sbianca notti
e doglie a partorire un mai
-dove
come
quando-

M'afferrano arterie nel sedurmi un “si”

cercando il seme -asfalto-
giacendomi serra di talea e abbracci

La tomba del destino non trova in me una cruna
ad infilare rafia cucendo miei segreti
e d'urto il volo
tace









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