Non
è nemmeno sera
Se
ancor piange la luna chi mi farà da culla?
I
miei sogni di letto son meretrici in strada
nel
vender vanitose dolce tormento al vizio
La
mente va a stagioni e non è un fiore a farne astri
È
canna al vento
in
aria di tempesta
che
recita certezze d'un rischiaro
ma
dura è la discesa di quel granello ed io
rimpasto
le mie dita rinate a fango e argilla
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