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domenica 17 gennaio 2016




Sul lucido marmo ingiallito di un vetro



Spargo fiocchi in cristallo nel ventre tremante di terra ad inverno
che cambia lo spazio e ne rallenta il tempo
La pura, la bianca, la sempre neve ci pizzica il naso ed i sogni in ricordi

Carezzo con candidi occhi di bimba
le braccia che m'hanno tenuta piccina
che il sole non soffre vedendomi fredda
-che l'aria non pizzica stanche meningi-


Mi copro la bocca a non dire parole
che il vento ripone tra pini ed abeti
Disegno del cielo che fa da capanna
sul lucido marmo ingiallito di un vetro









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