Sul lucido marmo ingiallito di un vetro
Spargo fiocchi in cristallo nel ventre tremante di terra ad inverno
che cambia lo spazio e ne rallenta il tempo
La pura, la bianca, la sempre neve ci pizzica il naso ed i sogni in ricordi
Carezzo con candidi occhi di bimba
le braccia che m'hanno tenuta piccinache il sole non soffre vedendomi fredda
-che l'aria non pizzica stanche meningi-
Mi copro la bocca a non dire parole
che il vento ripone tra pini ed abeti
Disegno del cielo che fa da capanna
sul lucido marmo ingiallito di un vetro
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