Carla Aita: dalla piuma alle dita *** ninfa_41@libero.it *** (ogni immagine è reperibile in rete)
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venerdì 7 giugno 2019
Viscere d'un "dunque"
e dentro un cilindrico cubo
fiato a volare
nastro a stringere vergogne
viscere d'un "dunque" mai proteso
Vergine di capo
figlia d'anima rossa
atteso annunzio di mani a corolla
Illuminano seni un manto
a coprir di pastori gregge
offerto in sonetto arcaico
entr'ora di luna offesa
Benedico del male il frutto
Scale a cipressi accesi lambiscono rive
or di campo ora di muto aratro
Svegliati figlia di tempo e fiori
che avanzano progenie di Cupido in festa ed in testa
corone
a rose in vissuto maggio
Svegliati madre
figlia d'oro e incenso bianco
a strozzare di respiro il canto
benedicendo del male il frutto
Germoglio di madre casa
Si stacca un germoglio da madre casa
Di linfa piange l'amore in rami
florido di giunti -giunchi- si fa mordace
abbraccia le catene della miseria
fiorendo così di fulgida azalea
Foglie tingono a grigio la triste assenza
chiudendosi in abbraccio
che sì triste la vita più non parea
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