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lunedì 11 marzo 2019







Girami ogni volta



Amami di notti
              di stelle
di luna che succhia labbra d'amanti
              -tormenti desueti su amori in cialda-

Graffiami asfalto di primo verde
a sudare gocce in brina
arreso al piacere marzolino
Girami ogni volta che alla lancetta cambi il tempo 















In immensità di sogno



Lanterne muoiono al viale delle voglie spente

Muoiono alla luce di neon ad orizzonte
vivono all'ombra d'ombre di fuochi
fatui
tesi a retta nel viso
a ponti d'assi su vuoto
assenti a dischi e voci di pepite astrali coese in sbarco

Nomade fra idi a stagioni e patos
culle e frasi orizzontali di fine all'oltre
oltre al fine
ove  gioie d'amore assalgono ma in immensità di sogno



















Ora e ancora è tempo       (al proprietario della macchina "grigio moda")



Sono entrata nella tua vita grigio moda.

Un piede alla volta
una mano alla portiera e chiudo
-lentiggini del nodo in gola al soffocarsi un bacio:
ti so abbracciare?-
Sogni morti e anni negati, annegati
nella stanza a navigare un oltre
laddove le viscere aspettano un Dio

Una mano alla volta
senza fretta di sapere 
e chiudo
chiudo l'ombra che m'arrotolava  al tempo
che mi trovò ancora due trecce bionde
un sipario di capelli a celare il volto

Ora e ancora è tempo














Nell'ora è scuro



Muore tutto all'orizzonte
come battiti 
-ora calmi, ora veraci-
ma non esiste nell'io presente
né fra mani tue non ancora scritte

Lambisci argine alla soglia 
del mio colore
dell'indecenza
e tienimi ancora come sempre
fra carne ed unghia
vittima di vita e mai di morte

S'oscurano ombre "Din su" la vallata
ma non d'ascolto e orbita (arma futura di mio linguaggio)
minando d'ozio e Oriente

Nell'ora è scuro ed il blu più intenso
e blu son gli occhi
che nel languir d'amore
cercano spazio. 
All'imbrunire.











Ora che sei cosa attesa



e chissà se ora tu vedi il mio sorriso
con gli occhi di zingara a rincorrersi
Non foglie arse ma verdi germogli
com'era la maglietta del mio corpo

Chissà s'anche le zagare si muovono
al primtemps degli amori ascesi
a quelli che ad indicar lo dito
fan piangere di nudo occhi ed altro

Seguimi nell'inguine del tarlo
ora che sei in esso cosa attesa