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mercoledì 24 febbraio 2016













Calchi d'ombra


È per questo che devi riprendermi per mano
e portarmi in quel campo di pallone
che i giochi erano sempre verdi nei pomeriggi d'Aprile
macchiati solo di primule e viole -quelle che profumano di caramelle-
Era sempre giallo il sole sopra i cirri che non si destavano mai e
solo le rondini con l'ombra del volo calpestavano quel cielo





martedì 23 febbraio 2016











Dietro


Spera

spera solo che l'arbitrio passi su te come volare di gabbiano
ponendo il sogno dentro un vaso di Pandora fra scarti d'unghia e nubi in ovatta
che tiene calde ore in ardesia scritte col bianco
Come foglio su banco che cade a terra al primo schiaffo di vento

















Tempi d'amore


eppure c'è stato un tempo nel quale ogni giorno fioriva la rosa 
ed ogni momento era tempo per il tempo
e tu mi amavi come i vulcani le viscere della terra
Erano tempi fertili d'amore e ombre appese alle pareti
che la distanza non c'era se la cercarvi
Ora i comignoli serrano fumo
mentre il tempo disperde u
n'altra sigaretta





















Il metallo dei miei quarantanove


Le ore mi stanno a guardare e fisso il girotondo delle dita
Non hanno unghie a graffiarmi ma lo scandito battito di ciglio 
brucia sulle immagini all'ombra 
mentre si rincorrono le bestiole feline che tingono soli e lune
A volte penso a carezze mancate quando sembrava bastassero 
ed ora che mi circondano stelle e luna mi coccola il metallo dei miei quarantanove















Alla casa che mi fu casa



Penso sempre alla casa che mi fu casa
La tenda verde copriva alberi strade e negozi
ma alle prime righe della scura ringhiera erba e boschi si facevan strada
A sinistra cominciava la vita guardata da un imponente muraglia che non era a far paura 
ma a farci abbraccio e dava ombra ad un piazzale che ci fece scuola su due ruote
Guardava di sbieco il campo coperto d'estate di libellule e d'inverno di folta neve
e le nostre giornate non conoscevano mai ombra. Eravamo.




domenica 7 febbraio 2016









Solo la mano tesa degli abeti


Osservo con occhi di gatto curioso -verdi e fermi- 
se il tempo mi passa con le fredde sue bianche Tonde Tenaci
Le attendo come da bimba nel loro confuso alternarsi cambiando forma
dondolando al pizzicare in aria bigia
fra le uniche ombre bianche che il cielo a noi concede
Solo la mano tesa degli abeti