In assenza di spezie e voglie
qui
dove il vento ammazza traiettorie
resto a contarmi sulle unghie gli attimi
fingendomi sagra di una sacra festa dove
le persiane hanno spiragli di minima luce -lume rauco-
e l'assenza di spezie e voglie colmano centotre vasi di pandora
Un gingillo di ciliegia sulla mia testa
La nebbia degli amori spenti
che si sdraia su resti -vasi- di budelli in ciottolato granata
dove nemmeno si ferma un fiore o un aculeo di rosa o
sulle crune di uno sbriciolato vivere che non si lascia rubare un respiro
Forse è la nebbia degli amori spenti a farmi mulinello
o forse -dico forse- è solo l'alba di una nuova ombra
che chissà dove ha lasciato il suo "no"