Ora, non prima e non dopo
La slaccio ora la schiena -che a terra l'erba del giorno per me si fa nuova-
Altri gigli, altre rose d'essenza magenta varcano lo stringersi
del ponticciuolo che delimita la mia proprietà
Episodio
Ancora ti rispecchi Narciso alle mie acque
e del solenne volto gli occhi fanno tana
Dammi ore d'onda tra i fili dello stagno
dove rincorrevi cigno e il bianco suo allargarsi
Nel muricciuolo denso di color mattone
stavo inquietamente osservando il movimento
ma l'acqua mi travolse -in vortice- e breve fu il domani
Sventolio d'ali
Mettimi pure un numero e dammi il pianeta che vuoi
Non sarò mai una vergine che s'allunga ad un leone
nè un pesce che si spegne agonizzando in un acquario
Ponimi come specchio sul camino ardente
avendo per gendarmi due larghi lumi accesi
Ardere e ardire di legno arreso al fuoco
mentre il bollitore sbuffa l'ultimo fischio